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Lara Adrian
Il signore della vendetta
Collana Narrativa
Pag. 352 – euro 10,00
In libreria dal 31 ottobre
Il romanzo storico dell’autrice paranormal più acclamata nel mondo!
“Scene d’amore ben costruite e personaggi avvincenti. Una lettura idilliaca e sensuale!” Goodreads
Gunnar
Rutledge ha trascorso gli ultimi tredici anni della sua vita a
escogitare il modo di vendicare l’assassinio di sua madre. Quando
finalmente l’occasione tanto attesa si presenta, Gunnar rapisce Raina,
la figlia del barone D’Bussy, per costringerlo alla resa dei conti.
L’incontro con la figlia del suo acerrimo nemico, una ragazza ribelle e
dallo spirito libero, cambierà per sempre la vita di entrambi. Tra colpi
di scena e battaglie, Gunnar capirà che la vendetta può non essere
l’unico scopo nella vita di un uomo.
Lara Adrian nel paranormale è una delle mie autrici preferite, anzi forse la migliore del mio carnet personale, ma non avevo mai letto altro di suo. Questo medievale è stata una gradita sorpresa.
La storia è abbastanza "solita" le guerre, le vendette e le stragi in quegli anni non erano certo un evento isolato, come i tornei, grande attrazione per tutte le folle (Robin Hood insegna).
La particolarità è tutta nella narrazione della Adrian, che, pur adattandosi all'epoca, non perde mai di fluidità e intrigo.
Gunnar pensa di essere cinico e spietato, di aver buttato via il cuore da bambino, quando sperava di morire con i suoi genitori ed invece è sopravvissuto. Ma il dolore non ha davvero ucciso tutti i suoi buoni sentimenti.
Raina è una ragazza di buon cuore, ingenua e affezionata al vecchio padre, si ritrova ammaliata da questo sconosciuto, dal fascino tenebroso. Pensa di odiarlo quando lui la rapisce e si mostra spietato, ma poi se ne innamora nel momento in cui lo scorge con la guardia abbassata e riesce a vedere il suo dolore.
La passione tra i due cresce piano piano fino a diventare puro fuoco e l'autrice, come sempre, è bravissima e rendere la sensualità dei loro incontri d'amore.
Unico appunto va alla traduzione e all'editing, Ci sono molti refusi, termini errati e dulcis in fundo un periodo ipotetico con due condizionali e nessun congiuntivo!!!
Comunque un libro degno di essere letto.
Lara Adrian nel paranormale è una delle mie autrici preferite, anzi forse la migliore del mio carnet personale, ma non avevo mai letto altro di suo. Questo medievale è stata una gradita sorpresa.
La storia è abbastanza "solita" le guerre, le vendette e le stragi in quegli anni non erano certo un evento isolato, come i tornei, grande attrazione per tutte le folle (Robin Hood insegna).
La particolarità è tutta nella narrazione della Adrian, che, pur adattandosi all'epoca, non perde mai di fluidità e intrigo.
Gunnar pensa di essere cinico e spietato, di aver buttato via il cuore da bambino, quando sperava di morire con i suoi genitori ed invece è sopravvissuto. Ma il dolore non ha davvero ucciso tutti i suoi buoni sentimenti.
Raina è una ragazza di buon cuore, ingenua e affezionata al vecchio padre, si ritrova ammaliata da questo sconosciuto, dal fascino tenebroso. Pensa di odiarlo quando lui la rapisce e si mostra spietato, ma poi se ne innamora nel momento in cui lo scorge con la guardia abbassata e riesce a vedere il suo dolore.
La passione tra i due cresce piano piano fino a diventare puro fuoco e l'autrice, come sempre, è bravissima e rendere la sensualità dei loro incontri d'amore.
Unico appunto va alla traduzione e all'editing, Ci sono molti refusi, termini errati e dulcis in fundo un periodo ipotetico con due condizionali e nessun congiuntivo!!!
Comunque un libro degno di essere letto.
